Evo
Simili nel corpo, totalmente diversi nell’anima.
Strumenti più leggeri con il manico in materiale plastico. Soluzione già stata utilizzata da altri prima di noi per cui, nella progettazione, siamo partiti dallo studio dello stato dell’arte cercando di sfruttare e, se possibile, migliorare le positività riscontrate, correggendo gli eventuali errori.
Nella gran parte dei casi, prodotti similari presentano manici in Silicone che, pur essendo un ottimo materiale resistente alle alte temperature, presenta però caratteristiche tattili che comportano, in caso di utilizzo prolungato, tensioni fisiche al tunnel carpale con conseguente affaticamento e dolore. Abbiamo scelto una via diversa, utilizzando un materiale composito molto leggero (g 11), resistente alle sollecitazioni, con un contatto fisico “secco”, non affaticante, di sicura presa e sterilizzabile in autoclave.
Diametro all’impugnatura di 10,5 mm, per ridurre al minimo i problemi al tunnel carpale dati dall’uso prolungato nel tempo di strumenti con impugnature di dimensioni ridotte.
Stato dell’Arte:
La totalità degli strumenti simili, presenti sul mercato, sono ricavati essenzialmente tramite due processi di stampaggio. Uno prevede l’inserimento, nello stampo, di un tubo in alluminio sul quale si effettua l’iniezione termoplastica. In seguito verranno poi inserite le punte nel tubo in alluminio. Un altro sistema prevede di inserire nello stampo uno strumento finito avente un’anima centrale di diametro ridotto (2,0 – 3,2mm), procedendo poi all’iniezione termoplastica.
Soluzione EVO / DenTag:
Nel nostro caso il manico è ottenuto tramite processo di stampaggio a iniezione di materiale plastico composito in uno stampo nel quale sono state inserite alle due estremità, due boccole in acciaio inossidabile opportunamente sagomate. Nel manico così ottenuto verranno poi inserite le punte definitive.
Negli strumenti simili, presenti fino ad ora sul mercato, riscontriamo la presenza di due materiali distinti all’interno del manico (Termoplastico o Silicone / Alluminio/Acciaio).
Con questo procedimento si elimina la presenza di anime longitudinali interne in metallo con evidente riduzione di peso e con l’eliminazione di giochi e cricche dovute al contatto di materiali molto diversi tra loro. Si annullano così anche i problemi di potenziale proliferazione batterica, dovuti alla creazione di bolle d’aria, a causa dei diversi gradienti di espansione dei materiali, durante le fasi di riscaldamento/raffreddamento conseguenti ai cicli di sterilizzazione.
Profilo semplice, di agevole lavaggio e pulizia. Senza solchi o tacche profonde che possano causare accumulo di germi e batteri. Essendo materiale plastico è possibile la sua colorazione in svariate sfumature esteticamente gradevoli e con vantaggi per il riconoscimento immediato dello strumento. Da ultimo, ma non meno importante, la lunghezza totale dello strumento. Le Direttive stabiliscono che è necessario porre in essere tutte le misure necessarie a prevenire le lesioni dei lavoratori causate da tutti gli strumenti medicali taglienti, compresi gli aghi. Mediamente i manici degli strumenti sono lunghi 100 / 105 mm. Risultano così sono troppo corti e le punte, anche se sono rivolte al contrario rispetto a quella lavorante, molto spesso toccano il dorso della mano lacerando il guanto e provocando, alle volte, ferite superficiali. I manici EVO hanno una lunghezza di 115 mm e questo basta questo a far sì che il rischio di lesioni sia significativamente ridotto, senza peraltro comportare problemi di maneggevolezza o di inserimento nelle cassette di sterilizzazione. Ragione in più per scegliere EVO, sempre 101% qualità Italiana.