Nord-Est Italia, patria del “Piccolo è bello” in contrapposizione alle grandi organizzazioni produttive “Fordiste” basate sull'utilizzo della tecnologia della catena di montaggio. Un sistema territoriale di piccole e medie imprese, fortemente specializzate e orientate all’esportazione. Qui troviamo la città di Maniago, rinomata in tutto il mondo per la sua tradizione artigianale nella produzione di coltelleria di elevata qualità. Qui è nata e opera DenTag.
L’inizio della storia dei fabbri di Maniago può essere fatta risalire al 1453, quando Niccolò da Maniago ottenne un permesso dal Magistrato delle Acque di Venezia, per incanalare l’acqua del fiume Colvera in un canale di irrigazione. Furono fondate varie fucine dove, oltre agli attrezzi agricoli, si cominciarono a produrre spade e lance per la Repubblica di Venezia. Nel XVIII secolo le fucine di Maniago si orientarono in maggior misura verso la produzione di strumenti da taglio di piccole dimensioni e dallo stile raffinato. La produzione di questi articoli richiese una maggiore precisione e qualità. Tutto ciò stimolò la produzione di temperini, forbici, coltelli da tavola, coltelli per innesto, coltelli a serramanico (stiletti), coltelli tascabili multiuso e una vasta gamma di strumenti chirurgici. Questi fabbri ebbero il merito di imparare a lavorare materie prime diverse dall'acciaio come legno, corno e madreperla, introducendo sul mercato prodotti caratterizzati da un alto grado di finitura.
Il Museo dell’Arte Fabbrile e delle Coltellerie di Maniago mira a consolidare il senso di identità collettiva che riconosce nella tradizione e nella storia dei coltelli di Maniago uno dei simboli più importanti della comunità locale. In una cornice armoniosa, un percorso che va da un’antica conoscenza alle moderne tecniche di lavorazione del ferro fino alla creazione di utensili da taglio e simili. Inoltre, si può ammirare un’importante collezione di prodotti nati dall’antica e moderna Maniago.
Antico edificio ristrutturato sede delle Coltellerie Riunite di Caslino e Maniago ora sede del Museo – MAFC.
Pinze per estrazione esposte in una bacheca di un’officina artigianale. (metà ‘900)
Vecchie macchine, azionate manualmente, utilizzate principalmente da manodopera femminile per lavori di finitura e foratura.
Fila di mole in batteria degli inizi del ‘900, alimentate prima ad acqua e in seguito ad energia elettrica.
Mola alla cavallina del XIX secolo, azionata ad acqua per lavori di sgrossatura e affilatura su particolari di grosse dimensioni.
Ciò è ulteriormente dimostrato dall’incremento significativo della quota di produzione esportata che ha superato il 70% del totale. Possiamo affermare che, sia direttamente sia attraverso i nostri clienti OEM, gli strumenti prodotti da DenTag sono presenti in quasi la totalità dei mercati mondiali.